Il pannello porta blindata rappresenta una soluzione diffusa in quanto risponde a una precisa necessità estetica.
Scegliere il pannello più adatto, tuttavia, non è affatto semplice.
In primo luogo, perché l’offerta è davvero molto ampia e riguarda non solo il design ma anche la funzionalità e questioni “specialistiche” come l’isolamento termico.
Secondariamente, perché la scelta, in alcuni casi, è vincolata a una normativa che impatta in modo negativo e limita la libertà del cliente.
In questo articolo offriremo una panoramica sui pannelli per porte blindate, forniremo consigli specifici per una scelta corretta e faremo il punto sull’impianto normativo attualmente in vigore.
Perché i pannelli per porte blindate
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Le porte blindate sono serramenti finalizzati, oltre a svolgere la normale funzione delle porte (consentire l’accesso da un locale all’altro), a impedire tentativi di effrazione e di violazione del domicilio.
La loro efficacia in questo caso dipende dalla classe di riferimento, ma in linea di massima tutte le porte blindate sono difficili da scassinare.
Rappresentano quindi una scelta obbligata in tutti i contesti, in centro come nella periferia, in città come in campagna, montagna etc.
Le porte blindate hanno però un difetto.
Sul piano estetico, non reggono il confronto con le porte normali.
Il motivo di ciò è fisiologico e va rintracciato nel materiale da costruzione, che garantisce appunto una solidità eccezionale piuttosto che un impatto visivo elaborato o anche solo piacevole.
A risolvere questo problema interviene il pannello per porte blindate.
Esso è un rivestimento la cui funzione è trasformare una porta blindata in una porta normale. Ovviamente, solo dal punto di vista estetico.
L’offerta di pannelli, ad oggi, è molto ampia ed è frutto dell’impiego di numerose tecniche e materiali.
La scelta deve tenere conto di questa varietà ma anche di un fattore importante: la posizione del pannello.
Il fatto che dia all’esterno, sul pianerottolo o all’interno non è per nulla irrilevante.
Ovviamente, prima di affrontare la questione del pannello, e profondere energie prima in fase di scelta e poi nell’acquisto, occorre pensare alla porta blindata in sé.
Ovvero, scegliere una buona porta blindata. Il consiglio è di fare riferimento a rivenditori attrezzati, in grado di predisporre una offerta ampia e di qualità.
Allart Center, da questo punto di vista, è una delle migliori realtà cui fare riferimento.
Come scegliere il pannello per la porta blindata
Fermo restando le disposizioni di legge, di cui daremo contezza nel paragrafo successivo, la scelta del pannello per la porta blindata deve basarsi su due criteri.
Il primo è lo stile, il secondo è il materiale.
Per quanto riguarda lo stile, vi è veramente l’imbarazzo della scelta, la quale, almeno in questo caso, dipende solo ed esclusivamente dal gusto del committente.
Ultimamente, poi, si sono diffuse tecniche decorative che hanno aumentato il margine di discrezione dal punto di vista creativo, come la pantografatura.
Il consiglio, comunque, è di cercare sempre un abbinamento con l’arredamento (se il rivestimento è interno) e con il profilo dell’abitazione (se il rivestimento è esterno). Ovvero, farsi guidare da un criterio di armonia.
Discorso radicalmente diverso per i materiali, la cui scelta è vincolata alla posizione della porta blindata o del pannello stesso.
Dunque, esistono materiali adatti ai pannelli che danno sull’esterno, che potremmo chiamare outdoor; ai pannelli esterni ma che danno su un ambiente chiuso (es. le porte degli appartamenti condominiali); ai pannelli interni (ovvero che si rivolgono all’abitazione).
Pannello esterno outdoor per porta blindata
Se la porta blindata dà direttamente su un ambiente aperto, il rivestimento – esterno, ovviamente – deve essere realizzato in un materiale resistente agli agenti atmosferici, dunque all’azione della pioggia, della neve, del sole etc.
Il legno è quindi sconsigliato, a meno che non si accetti di procedere a una manutenzione radicale e frequente.
Anche i suoi derivati, come l’HDF e l’MDF sono sconsigliati, eccetto che per quelle varianti attrezzati all’uso esterno, caratterizzati da un processo ad hoc di adesione dei laminati.
La scelta migliore, per i pannelli esterni outdoor è comunque rappresentata dall’acciaio e dal PVC.
Quest’ultimo materiale è apprezzato in quanto, grazie alle pellicole, è possibile riprodurre qualsiasi tipo di effetto, persino quello “legno”.
Inoltre, vanta un elevato grado di isolamento termico.
Pannello interno porta blindata
La scelta in questo caso è molto più libera.
E’ possibile infatti scegliere rivestimenti in base al proprio gusto, senza sentirsi vincolati dalla necessità (qui inesistente) di proteggere il pannello dagli agenti atmosferici.
Il legno massello è uno dei materiali più diffusi ma sono apprezzati anche il laccato HDF ed MDF, il vetro, il metracrilico.
Se non in contraddizione con l’impronta estetica dell’abitazione anche il gres porcellanato rappresenta una soluzione di cui tenere conto, specie se anche la pavimentazione è realizzata con questo materiale.
Pannello esterno che da su un ambiente chiuso
Le porte blindate esterne inserite in un ambiente chiuso (es. quelle condominiali), seguono regole diverse.
In primo luogo perché sono soggette a una specifica normativa, secondariamente perché, almeno rispetto alle outdoor, non devono sopportare l’azione degli agenti atmosferici.
In linea di massima, è possibile scegliere uno qualsiasi dei materiali utilizzati per i pannelli esterni.
Tuttavia, anche per una questione estetica, si preferiscono il massello, i derivati HDF, o il PVC con effetto legno.
Pannelli porte blindate: normativa e consigli generali
Chi abita in un condominio non può scegliere liberamente il pannello esterno per la sua porta blindata.
E’ in vigore una normativa stringente.
Essa ovviamente non riguarda esplicitamente i rivestimenti, bensì il concetto (astratto, ma fino a un certo punto) di decoro architettonico, il quale genera effetti anche sulla scelta del pannello.
In estrema sintesi, secondo l’articolo 1120 del Codice Civile, “non è possibile apportare innovazioni che alterino il decoro architettonico delle parti comuni“.
Dunque, è vietato installare un pannello che non segua lo stile delle porte esterne già installate in condominio.
La normativa ovviamente riguarda solo i pannelli esterni, in quanto quelli interni si “affacciano” sulle abitazioni, le quali non sono logicamente classificabili come parti comuni. La normativa è stata comunque oggetto di alcune sentenze della Cassazione, le quali hanno approfondito il concetto di decoro architettonico.